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      Che sia usata per fare una passeggiata rilassante o arrivare al lavoro senza sudare, la bicicletta a pedalata assistita (EPAC) si è ormai imposta come una compagna di strada indispensabile per numerosi abitanti di città e campagna. Com’è ovvio che sia, la scelta della migliore bicicletta elettrica non si può improvvisare e per selezionare il modello più adatto alle proprie esigenze occorre la dovuta riflessione. Di seguito riportiamo qualche criterio da prendere in considerazione...

      1. Autonomia e tipo di assistenza elettrica

      Così come avviene per qualunque altro veicolo elettrico, la questione dell’autonomia è essenziale e deve essere affrontata prima di scegliere la migliore bici elettrica.

      In linea di massima, prima di dover ricaricare le batterie si riescono a percorrere almeno 30 chilometri; tuttavia, in condizioni ottimali (terreno pianeggiante, modalità d’uso applicata, qualità della batteria, ecc.), alcuni modelli permettono letteralmente di correre una tappa del Giro d’Italia, perché durano fino a 200 km! In ogni caso è anche bene sapere che se la batteria ha un problema e si scarica, si sarà costretti a far muovere con la sola forza dei polpacci una bicicletta che pesa mediamente 7 chili in più del suo equivalente non elettrico…

      Prima di acquistare una bici elettrica, dovrai poi vagliare anche il tipo di assistenza. Quelli principali sono due:
      - assistenza mediante sensori di cadenza, che fa entrare in funzione il motore elettrico quando si pedala e lo arresta quando si smette di pedalare (l’ideale per una bici elettrica economica base);
      - assistenza mediante sensori di sforzo, che permette di modulare la potenza erogata in base alla pressione sui pedali. Quest’ultima tipologia consente di adattare più facilmente lo sforzo e risparmiare energia, ma prevede un costo di acquisto maggiore.

      2. Posizione e potenza del motore

      Le sensazioni offerte da una bicicletta elettrica possono essere estremamente diverse a seconda della posizione del motore. I motori che si trovano nella ruota anteriore sono noti per offrire una piacevole sensazione di spinta senza contraccolpi, effetto indesiderato abbastanza comune se invece il motore è montato sulla ruota posteriore. In numerosi modelli, infine, il motore è montato nella pedaliera, che rappresenta la soluzione migliore per avere sensazioni simili a quelle di una bici classica e mantenere un centro di gravità più equilibrato.

      Infine è bene sapere che è inutile scegliere la bici con il motore più potente, perché oltre un certo limite la normativa europea sulle e-bike e le e-MTB impone di depotenziare il motore. Il tetto massimo è fissato a 250 W.

      3. E-bike pieghevole o fissa?

      La bici a pedalata assistita pieghevole è una vera e propria piccola rivoluzione, specie per tutti coloro che hanno poco spazio per riporre il loro mezzo una volta arrivati a casa o in ufficio. Questo modello di bicicletta, infatti, entra tranquillamente in un armadio e a quel punto non dà più nell’occhio.


      Se però non si hanno problemi di spazio, meglio optare per un modello fisso e risparmiare qualcosina in fase di acquisto...

      4. Altezza e posizione del ciclista

      Una bicicletta elettrica economica non adatta alla propria morfologia in poco tempo farà insorgere dolori soprattutto a livello della schiena e delle ginocchia. A seconda dei costruttori, le misure delle bici sono espresse in lettere (M, L, XL, ecc.) oppure in centimetri ed è fondamentale consultare le apposite equivalenze in modo da fare la scelta migliore in base alla propria altezza. Per esempio un telaio alto dai 47 ai 49 centimetri è adatto a persone di 1m70, mentre chi è alto più di 1m85 dovrà optare per un telaio di 55 cm di altezza.

      Altre caratteristiche tipiche delle bici disponibili sul mercato sono poi l’altezza del manubrio e la sua distanza dal conducente. Per un modello di bici a pedalata assistita da città, meglio scegliere un manubrio alto e vicino al ciclista, mentre per una mountain bike a pedalata assistita, il sellino sarà più basso e il manubrio più distante.

      5. Quanto costa una bicicletta elettrica

      Le biciclette a pedalata assistita sono ormai disponibili a tutte le fasce di prezzo, ma in ogni caso il costo medio per avere il privilegio di poter usufruire della spinta elettrica sarà sempre leggermente superiore a quello di una bici tradizionale. I modelli base partono generalmente da 400 - 500 € e possono già offrire buone prestazioni per un uso occasionale.

      Per i modelli di fascia alta o per un uso intensivo, invece, il costo potrà tranquillamente raggiungere i 1000 € o anche superarli.

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